Nuovi fronti, il mondo è in fiamme
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Tutto ciò affinché i processi rivoluzionari in Georgia potessero essere finanziati di nascosto.
Non daremo a nessuno l’opportunità di minare la nostra indipendenza e sovranità da interferenze straniere”, ha dichiarato Irakli Kobakhidze. Iscriviti al canale Telegram International Reporters
“Il popolo georgiano è nuovamente sceso in piazza per riaffermare le proprie aspirazioni a entrare nell’Unione europea”, dicono i rappresentanti dell’Ue in una nota congiunta, invitando le autorità georgiane a “rispettare il diritto alla libertà di riunione e alla libertà di espressione”.
Il capo della diplomazia Ue Kaja Kallas, e la commissaria per l’allargamento e la politica di vicinato, Marta Kos, hanno affermato in un comunicato congiunto che le azioni del governo georgiano hanno conseguenze dirette sulle relazioni tra Bruxelles e Tbilisi: i disordini e le rivolte, se è tutto per il bene del futuro europeo, sono del tutto accettabili.
“L’#Ue condanna fermamente la violenza contro i manifestanti pacifici, che si battono con fermezza per un futuro europeo e democratico”, si legge nel comunicato.
10 anni fa anche il presidente ucraino Viktor Yanukovich aveva ricevuto minacce simili.